Aprire un’attività è sempre un’avventura affascinante, per alcuni è un sogno che diventa realtà, per altri invece una chimera irraggiungibile, per alcuni invece l’inizio di una disavventura. In questa guida vorrei analizzare quali sono le attività che oggi io aprirei e quelle che per nulla al mondo, aprirei. Pertanto, questa mini guida non vuole essere una lista di consigli utili e pratici per aprire un attività, bensì una serie di miei riflessioni quando si inizia da 0 un business. Intendo inoltre soffermarmi sull’aspetto “PMI”, prendiamo dunque in esame attività che non sono start up e che hanno tutti i principi di scalabilità tipiche delle piccole e medie imprese.
Aprire un’attività: dove investire
Cosa farei io se dovessi partire da 0… ok, innanzitutto iniziamo con le presentazioni. Mi chiamo Silvio, e sono il titolare di Effettoundici che altro non è che una “multiservizi” in ambito formazione; siamo proprietari dei marchi LaraMind e ScritturaSEO, con i quali facciamo formazione appunto in ambito IT e Digital Marketing. Se dovessi tornare indietro cosa farei? Aprirei la medesima attività? Rifarei lo stesso percorso?
Diciamo che qui non è la sede opportuna per parlare dei fatti miei, detto ciò mi sono appunto immedesimato in questa cosa fino a trarre alcune considerazioni che ho piacere di condividere nel blog di Effettoundici.
Quali attività investire in ottica PMI
Dovessi partire da capo, immaginiamo con un budget davvero minimo di 5000/10000 euro, non di più, ci sono tante cose che adesso, alla luce della mia breve esperienza ma comunque di sicuro formativa farei e altre che non farei manco per sogno, anche se avessi budget milionari… no scherzo: se avessi budget milionari non avrebbe senso questa guida, perché è proprio una guida su come aprire un’attività appunto low budget! 😉
Prima di “aprire qualcosa”, prenderei in esame 3 fattori che considero determinanti in un business che inizia con poco budget:
- forte propensione all’inbound marketing in concomitanza ad una forte propensione all’outbound
- gestione del cliente “facile” e high ticket
- attività per la quale si nutre una forte passione
Sembrano delle frasi strampalate quanto detto, ma in realtà ha tutto estremamente senso (almeno per me) e voglio spiegarvi per filo e per segno cosa intendo punto per punto.
Forte propensione all’inbound marketing in concomitanza ad una forte propensione all’outbound
Con poco budget non aprirei mai un’attività dove non esiste un mercato consapevole. MAI, nemmeno legato e costretto da un gruppo di militari ceceni armati fino ai denti.
Per aprire un’attività sensata, low budget, deve esistere un mercato che è realmente interessato alla tal cosa, in maniera urgente, consapevole e bisognosa. Se sapete usare bene SEMrush, oltre che fare SEO e SEM, potete fare analisi di mercato e capire in quale nicchia infilarvi. Però alt, qui ci sono due passaggi fondamentali che vale la pena condividere e sottolineare.
- Se all’epoca ero fin troppo affezionato alla consapevolezza del mercato e dunque a farmi trovare in “prima pagina” su Google a fornire beni e servizi, ecco che oggi, non investirei mai in un’attività che oltre ad avere una nicchia di mercato consapevole non è all’interno di un mercato maturo, grande e facilmente aggredibile in outbound con i primi soldi guadagnati, MAI, manco morto, Perché dico questo, dico questo perché se si fanno le cose troppo di nicchia “con fare attendista”, dunque “inbound a manetta” per intenderci, “SEO estremo” così mi capite di più, tranquilli che non scalate manco per sogno e soprattutto dopo un po’ esaurirete le vostre munizioni in termini di appealing verso il cliente, in sostanza, è vero: marginate, guadagnate ma non fate volumi… uguale = noia mortale. Meglio allora una libera professione di questo tipo piuttosto che un’attività imprenditoriale, ma questa, è un’altra storia, ne parleremo nella prossima guida ;).
- Altra cosa ragazzi, punto fondamentale della faccenda, cosa che all’epoca non vedevo, mi interessano solo ed esclusivamente mercati ad alta ricorsività nell’acquisto di beni e servizi: il bar ne è un esempio. Se ho un bar in centro, di una qualsiasi città italiana, (la mia non vuole essere una ode al modello del bar) è sicuramente un buon business perché è facile. Per non avere clienti devo sputare nei caffè, non sorridere ai clienti ecc… inoltre “la ricorsività dei beni che offro” non mi mette in condizione di fare tantissimo marketing in rapporto al fatturato che poi porto a casa. Provate ad avere una attività di formazione ad esempio. Voi direte, ok costi fissi pochi, d’accordo ma “costo marketing” enorme, davvero, a volte anche inutile, tanto le persone, amano continuare nella loro beata ignoranza…. scherzi a parte, comunque, qui si entra in un discorso più complesso che riguarda il “costo acquisizione cliente”, se siete interessati ad approfondire scrivetemi in privato e ne parliamo volentieri, mi potete scrivere a info@effettoundici.it. Tradotto in parole povere, preferisco investire in un business che a livello di marketing è più easy, e lo posso misurare solo in rapporto alla ricorsività della domanda e quindi sul costo di acquisizione del cliente, non con altro.
Gestione del Cliente “Facile” e High Ticket
Passaggio decisivo se volessi aprire una nuova attività, ecco cosa intendo con la frase che introduce questo paragrafo: intendo che non aprirei mai nemmeno sotto costrizione di un branco di lupi affamati un’attività che ha una percezione del pricing basso nei confronti dei clienti, facciamo esempi pratici. Se voi avete una cartoleria, e vendete penne per 2 euro l’una, per diventare ricchi, dovreste vendere migliaia di penne a diversi clienti, insomma un incubo gestire mille clienti, specie se siete piccoli e squattrinati. Se invece vendete case, e avete commissioni per 20k l’una, mettiamo ville di lusso, per arrivare a cifre serie dal punto di vista imprenditoriale, vi servono 15/20 case e dunque 15/20 clienti non di più e da soli o con un altra persona… sì potete farcela!
Sì, non tollero più quei business che hanno un pricing basso nel “percepito cosciente del cliente medio”. E non confondete la cosa con il bar: nel bar la ripetibilità e la ricorsività sono talmente alti che se hai un bar decente fai tranquillo 100 caffè al giorno, ma se hai un business a basso prezzo che ha bassa ripetibilità e ricorsività… ecco manco morto.
Faccio una precisazione: quali sono i business che hanno nel “percepito bla bla”? Ragazzi, di solito sono quei business in cui il cliente nella sua testa vi sta pesando per “ore”, per “chili”, per “pagine”, ecc… comunque, anche qui la linea di demarcazione è sottile: perché sta a noi esser capaci di rendere questo percepito high ticket, qualsiasi sia il settore merceologico.
Attività dove c’è una forte passione/imprenditore sostituibile
Ecco, qui sono molto serio e preciso sul punto, devo essere sincero. Andiamo subito al sodo… apro una pizzeria, ok, ho un pizzaiolo, quella sera sta male, non può venire al lavoro, che faccio? Mi suicido. Ok, sì, ma prima di ammazzarmi potevo pensare di diventare anche io un discreto pizzaiolo capace di sostituire il mio nel momento del bisogno.
Ragazzi, se aprite una pizzeria, insomma vi devono piacere le pizze, dovete essere comunque un minimo competenti in pizze. Nella mia esperienza, davvero, soprattutto in condizioni di low budget, ho trovato questo fattore imprescindibile. E vi dirò di più, non solo in termini di operatività, ma su tutto, proprio anche in termini di marketing e di vendite.
Se siete all’inizio dovete fare marketing e attività commerciale in grande quantità, meglio farlo di un qualcosa che conoscete al millimetro anche dal punto di vista tecnico no? Meglio fare un qualcosa che vi piace no? Sul serio, il Cliente non è stupido e capisce se dall’altra parte non c’è la dedizione che vuol sentire prima di arrivare ad un ipotetico acquisto.
Quali sono le attività che non aprirei mai
Sapevo che mi avreste fatto questa domanda, ma vediamo bene tutto ciò, quindi le attività che non aprirei mai, in un’altra guida effettiva, per adesso capiamo esattamente quali sono le attività oggi che in ambito PMI ha senso aprire e sulle quali soprattutto mi piacerebbe un confronto con voi, sono in attesa di commenti, e di mail a info@effettoundici.it, a presto.