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Ci capita spesso di avere a che fare con clienti che stanno creando piccoli spin off della propria attività o delle vere e proprie “start up”, arrivati a quel punto, li supportiamo con il nostro servizio creativo di brand-naming.

In questa fase la prima domanda alla quale dobbiamo rispondere prima che sia troppo tardi, ovvero prima di fare il tipico mash up mentale alla ricerca del nome è: se esiste in rete una risorsa che ci dice se un nome che ci piace è un marchio registrato oppure no.

Non è un quesito banale, anche perché si rischia di incappare in situazioni non molto piacevoli se non le si sa gestire fin dall’inizio… Ma procediamo con ordine.

Dove controllare se il nome che abbiamo puntato per la nostra app è un marchio registrato.

Sì, prima di buttarci a capofitto nella ricerca spregiudicata del nome è cosa buona e giusta controllare se il nome che ci piace sia o meno un marchio registrato da una risorsa ufficiale.

Per rispondere a questa domanda fondamentale c’è una risorsa di cui non è possibile fare a meno: TMView

TMView è lo strumento più utile per verificare, in maniera gratuita, se il nome che ci interessa non è un marchio registrato. Quest’applicazione web gratuita ci permette di sondare un db di marchi che hanno valenza sia in ambito UE sia extra UE.

Cosa si rischia se utilizziamo un marchio altrui?

Ecco qui che la situazione si complica: è chiaro che se si utilizza un marchio altrui, è inutile dirlo, in alcuni casi si sta compiendo un illecito. Prima di arrivare a conclusioni di varia natura, bisogna essere precisi sul punto proprio perché ci sono tante sfumature che vanno analizzate quando si usa in modo improprio un marchio, in primis:

  • se si agisce dolosamente in termini di contraffazione ecco che siamo di fronte ad una fattispecie protetta dal codice penale, per essere precisi dall’art. 474;
  • se si agisce colposamente senza volontà di contraffazione ecco che siamo di fronte a tutt’altra cosa: se io utilizzo il nome di un “qualcosa di già registrato”, ad esempio, se utilizzo un nome di un brand che opera nel settore “design/divani” per la mia linea di magliette non dovrebbe esserci nessun problema dal punto di vista giuridico, viceversa, se invece anch’io utilizzo il suddetto marchio per una linea di di divani ecco che il detentore del marchio registrato può impedirmelo. Questa fattispecie è denominata “affinità di prodotto”  ed è una questione molto rilevante. Diverso invece il caso di marchio notorio, ovverosia tutta quella serie di marchi che sono talmente noti a livello globale che meritano una protezione tale che il principio di affinità di prodotto non è applicabile. In pratica, mi potrebbero bloccare anche la linea di magliette se utilizzo un marchio distintivo (notorio) che opera nel settore dei succhi di frutta.

Attenzione perché è ancora utile  distinguere tra:

  • utilizzo improprio del logo
  • utilizzo improprio del nome
  • utilizzo improprio del logo e del nome (insieme)

Qui tutto ruota su cosa è stato registrato in quanto marchio. Si possono infatti registrare sia il nome, sia il logo, oppure solo il logo o solo il nome. Tutto dipende da cosa vuol fare il proprietario legittimo del marchio. Anche qui ci sarebbe davvero tanto, e forse troppo da dire… o meglio lo potrebbe fare in modo molto più esaustivo di noi un blog tematico in questioni legali, pertanto lasciamo la questione agli esperti in materia invitandovi a consultarli quando sceglierete il nome che preferite per la vostra nuova start up.