La rappresentazione delle varie generazioni nel marketing è essenziale per segmentare la comunicazione commerciale. Dobbiamo conoscere l’utente a cui ci rivolgiamo perché ogni generazione ha specificità proprie.
Tra le classificazioni adottate dal modello Meister, Willyerd per data di nascita, ritroviamo i Baby boomer come consumatori con più potere d’acquisto. Mentre gli Echo boomer o Millennial sono invece i nativi digitali, che ora sono la più grande forza lavoro (35%). Ma vediamo meglio le loro specificità.
Baby boomer
Nati fra il 1946 e il 1964 (hanno dai 57 ai 75 anni), sono i figli del dopoguerra, quando si è registrato un boom di nascite, da qui la definizione di baby boomer. In Italia sono il 25% della popolazione, con redditi medio alto, contratti a tempo indeterminato e una grande attenzione per la forma fisica.
Il loro potere d’acquisto va dall’ambito travel al luxury, fitness e wellness. Preferiscono informarsi con la televisione, nell’online risultano esserci all’incirca un miliardo di baby boomer, secondo il report di “We are social”. 5,9 milioni hanno un account Facebook, mentre 47 milioni hanno Instagram. Prediligono video e articoli, e nell’83% dei casi si informano prima di effettuare gli acquisti.
Secondo il sito Sundt: “Uno studio del 2018 ha rilevato che la generazione di baby boomer non è preoccupata dall’invecchiamento come quella degli Echo boomer. I primi ricercano prodotti per completare la loro alimentazione e allenamento come integratori naturali, vitamine e minerali per il benessere. Mentre i secondi, i Millennial, sono più attenti a prodottI dai potenti effetti antiossidanti per combattere gli effetti dell’invecchiamento, come zinco, selenio e vitamina C”.
I baby boomer acquistano automobili per il 60% del mercato e sono poco propensi a provare nuovi brand: solo il 39% nella fascia 54 – 65 anni. Ricercano un marketing che non li identifichi come vecchi nella comunicazione; sono molto attivi e spesso si iscrivono all’Università o a corsi vari.
Echo Boomer
Sono i consumatori 2.0, nati tra il 1980 e il 1994 e rappresentano 1,8 miliardi di persone al mondo. Il termine Echo Boomer deriva proprio dai Baby Boomer, perché anche durante il loro periodo storico ci fu un aumento delle nascite. Sono l’ultima generazione del XX secolo, caratterizzata da un aumento delle tecnologie disponibili.
I millennial interagiscono molto sui social e vogliono essere messi al centro del funnel di acquisto. Hanno il potere di guidare i trend e sono presenti per il 41% con un account sui vari social, prediligendo Snapchat, Instagram e Twitter.
Secondo Goldman Sachs, scelgono i loro acquisti soprattutto per il loro valore, non per la comodità. Per il 67% preferiscono acquistare via smartphone e prediligono servizi di sharing economy quali Uber e Airbnb. Ricercano trasparenza dai loro marchi, chiare indicazioni sui materiali utilizzati e la loro provenienza.
Come si evince, dunque, ogni generazione ha le sue specificità, così quando si organizza una campagna ads, bisogna considerare il target di riferimento, per impostare una strategia comunicativa performante e accattivante.
Gli stessi giochi stanno cambiando, diventando naturalmente molto piu inclusivi. Con lo slogan quando tutti giocano, tutti noi vinciamo , la pubblicita 2019 di Microsoft al Superbowl e commovente e memorabile, mostrando il nuovo controller Adaptive di Xbox One. Lo spot e riuscito a parlare a tutti, soprattutto ai bambini con mobilita limitata e ai loro genitori sereni. La mossa di Microsoft nel settore del gioco inclusivo segna un impegno concreto per incidere in modo pratico e positivo all interno della societa. Ma e non il solo brand. Mattel ha distribuito la prima Barbie con un arto protesico, dopo la Barbie su sedia a rotelle. Scelte che riflettono il fatto che i genitori Millennial vogliono che i marchi amati dai loro figli rispondano a valori inclusivi. Anche Playmobil e Lego hanno lanciato sul mercato nuovi personaggi su sedie a rotelle e mattoncini in braille .