Se dovessimo citare un’epoca come “quella giusta per avere due lavori contemporaneamente” ecco che possiamo dire di essere capitati nel momento più proficuo per avere due lavori in contemporanea, complice l’avvento di nuove tecnologie e l’espansione di nuovi modelli di business, ecco che possiamo definire l’era 2.0 la migliore in assoluto per avere due lavori e non uno.
Avere due lavori una condizione possibile oggi, molto più di ieri
Due lavori in contemporanea non è uno scherzo, è già difficile oggi – almeno in Italia – trovarne uno, figuriamoci due! Invece se guardiamo bene l’epoca che stiamo vivendo, sempre più digitale e flessibile, capiamo sin da subito che avere due lavori e svolgerli con una certa qualità e soprattutto con una certa dignità è assolutamente fattibile, e a volte super conveniente in termini economici. Vediamo insieme quando questa condizione si può verificare in tutta la sua essenza e convenienza.
Un tempo se si decideva di avviare un’attività in proprio – oltre ad esser subito sobbarcati di costi fissi: magazzino, affitto spazi, eventuali dipendenti, ecc – le cose diventavano complicate per due motivi su tutti: rapporto con i clienti che occupava tantissimo tempo, lentezza nell’attuare alcune procedure, da quelle prettamente burocratiche a tutto il comparto connesso con la delivery di un prodotto/servizio e non solo, immaginate la gestione di eventuali collaboratori, dipendenti e fornitori.
In pratica se si decideva di avviare un’attività di questo genere non vi era via d’uscita: ci si doveva dedicare full time, e talvolta forse anche di più!
Oggi, grazie al web le cose sono cambiate in maniera paradossale. Puoi essere un dipendente di banca che a sua volta ha una proficua attività di trading online o di affiliate marketing, ma non solo, (puoi essere un dipendente delle poste che al tempo stesso gestisce uno stabilimento balneare, non ci sono limiti sia ben chiaro!), si può dirigere un’azienda e nel frattempo essere a capo di una web agency che eroga servizi SEO, SEM e Facebook ADS per i propri clienti.
C’è però una domanda che sorge spesso spontanea: è possibile se siamo dipendenti di un’azienda avere un altro lavoro o un attività in proprio, insomma un’altra attività che prevede di fatto lo svolgimento di un lavoro alternativo?
Sì è possibile.
Normativa italiana
La legge italiana non vieta nessuno di avere più di un lavoro, anche entrambi i lavori da dipendente. A meno che non si tratti ad esempio di incompatibilità strutturali specificatamente previste dalla legge (se siamo magistrati non possiamo anche essere avvocati per intenderci, almeno nello stesso preciso momento in cui indossiamo la toga di giudice o di pubblico ministero) tutti possono svolgere più di un lavoro anche a tempo indeterminato.
Allo stesso modo non vi è alcun limite nell’avere due lavori: uno a tempo indeterminato e un altro freelance, o come socio di un’azienda o come socio unico di una SRL per intenderci.
Diciamo che qui valuteremo non tanto la compatibilità delle due posizioni a livello fiscale, bensì la compatibilità e l’opportunità che due posizioni in parallelo oggi possono offrire a chi le sa sfruttare al meglio concentrandoci soprattutto su: tempo indeterminato + freelance (inteso questa come attività connessa ad un business online).
Convenienza di avere due lavori
Come dicevamo in apertura avere due lavori oggi è particolarmente conveniente perché si possono avere degli ottimi benefici a livello economico. Ve ne diciamo una che non tutti sanno: se si è dipendenti di un’azienda e al tempo stesso si possiede una partita IVA e si sta dunque svolgendo un’attività freelance in parallelo, si è esonerati dal contribuito previdenziale che spetta sempre al datore di lavoro del vostro lavoro da dipendente.
Capite bene di che vantaggio stiamo parlando! Attenzione però, c’è ovviamente un limite a tutto questo!
Ral – di 30k
Nel vecchio regime dei minimi e nel forfettario prima della riforma del 2018 se si possedeva una situazione del tipo: contratto a tempo indeterminato + partita iva agevolata (minimi o forfettario), per poter fare il “colpaccio” e dunque avere due lavori e una situazione economica super proficua (proprio perché non si andava a pagare alcun contributo INPS derivante dall’attività in proprio e si godeva di un IRPEF agevolata 5% per i minimi e 15% per i forfettari) non bisognava avere un RAL superiore ai 30K nel lavoro a tempo indeterminato o comunque parametrato al massimale del forfettario.
(Aggiornamento post legge di bilancio 2018)
La legge di bilancio del 2018, entrata in vigore il 1° Gennaio 2019 di fatto tiene in considerazione (dipendente e possessore di p.iva nel caso di partita iva ordinaria) abrogando qualsiasi altra ipotesi.
Se si aveva infatti un RAL superiore ai 30k e un lavoro parallelo in ottica freelance, decadeva il beneficio per quest’ultimo della partita IVA agevolata, dunque si era costretti ad avere una partita IVA ordinaria, il che significava un aumento della tassazione, ovverosia dell’IRPEF.
Attenzione però, tutto questo era valido fino al 2018. Oggi, con la nuova riforma dell’IRPEF le cose sono cambiate di nuovo, con un massimale dei forfettari spostato a 65K (vedremo se verrò approvato a Dicembre in maniera definitiva nella legge di bilancio) ci si chiede se anche “dall’altra parte” per poter passare a regime ordinario bisognerà avere un RAL maggiore di 65K.
In teoria no, si può stare dentro il forfettario e godere dell’agevolazione INPS pagando un IRPEF non superiore al 15% ma nella pratica ci toccherà aspettare l’approvazione della prossima finanziaria.
Tempo indeterminato + Freelance
Avere due lavori uno a tempo indeterminato (da dipendente) e uno da freelance conviene assolutamente se si hanno il tempo, l’energia, e le capacità organizzative per farlo.
Quali sono le situazioni più convenienti ed opportune? Le super combo di oggi.
La cosa migliore da fare se si vuole avere un lavoro freelance e al tempo stesso si crede di poter continuare la propria attività di dipendente è andarsi a cercare attività economiche che sono snelle, gestibili e non stracolme di contrattempi e problematiche di vario tipo, (nessuna direte voi), in realtà come in tutte le cose della vita l’eccezione conferma la regola anche qui.
Ecco le attività meglio compatibili con questo genere di schema, lavoro dipendente + attività freelance:
- Amazon FBA (import export con Amazon)
- Affiliate Marketing
- Guadagnare con un blog
- Trading online
Amazon FBA
Compriamo prodotti su Alibaba dalla Cina e li andiamo a rivendere sui vari marketplace europei di Amazon. I margini sono discreti e si tratta di un’attività che se ben concepita fin dall’inizio non comporta più di 2/3 ore al giorno (tutti i giorni sia chiaro anche nel weekend!).
Vantaggi: Amazon si occupa della logistica e dello stoccaggio del prodotto, voi dovete solo essere capaci a curare l’aspetto commerciale del tutto, vendere e comprare la merce è l’unica cosa alla quale dovete pensare.
Svantaggi: avete un altro datore di lavoro in sostanza, ovverosia Amazon. Guadagnare non è difficile, ma il meccanismo di Amazon FBA non è così semplice come sembra.
Affiliate Marketing
Avete una pagina Facebook? Un sito web che parla di pesca, di pizza, di pulizia della casa? Non c’è problema è possibile monetizzare con i network di affiliazione, dunque promuovendo offerte di aziende sul vostro sito: guadagnerete delle commissioni sulla vendita o sui lead interessati al prodotto che state ospitando nei vostri spazi!
vantaggi: con le affiliazioni si possono costruire interi imperi economici: se si guadagna, si guadagna parecchio!
svantaggi: bisogna avere solidissime capacità di web marketing, non tutti quelli che lavorano al catasto, alle poste o per un’azienda metalmeccanica ce le hanno. Inoltre attenzione, è vero, 2/3 al giorno e si può iniziare a guadagnare, ma tutto scorre finché si recuperano agevolmente offerte da promuovere. Il rapporto che bisogna tenere con il network di affiliazione è stancante sempre e comunque e toglie energia e tempo.
Guadagnare con un blog
Se siete degli esperti di assicurazioni, prestiti e contocorrenti la cosa migliore è iniziare a scrivere come dei folli sul web, qualcosa può succedere. Le aziende di questi settori pagano tanto per le campagne AdWords Display che tramite AdSense finirete per ospitare sul vostro sito.
vantaggi: se si becca il settore giusto si guadagna ancora. Se riusciamo a trovare una nicchia nei settori di cui vi abbiamo appena accennato e se si raggiungono +500 visite uniche al giorno si inizia ad arrotondare eccome il proprio stipendio, 2/3 ore al giorno per una ventina di post al mese a volte può anche bastare… tutto perfetto direte voi, ma c’è un ma!
svantaggi: emergere con un blog è una delle cose più complesse al mondo sempre e comunque. Non solo perché ci vogliono ottime capacità di scrittura SEO e di web marketing ma la concorrenza spesso è spietata, infallibile a volte, e ha molto più tempo di voi da dedicare alla scrittura di articoli online che avete un buon lavoro a tempo indeterminato full time.
Trading Online
Qui ci fermiamo, appunto perché abbiamo felicemente approfondito 3 metodologie di guadagno che riguardano il digital marketing e il trading non essendo il nostro campo, non lo possiamo approfondire. Il trading online possiamo semplicemente dire che è un ottimo metodo di guadagno per chi ha un lavoro a tempo indeterminato e riesce a ritagliarsi quelle 2/3 ore al giorno, l’unica questione del trading è che almeno all’inizio, non è di facile intuizione. Prima di ottenere qualche risultato, bisogna studiare e non poco.