Uno dei maggiori punti di forza di molti graphic designer che si ritrovano a cimentarsi con la richiesta di un logo aziendale da parte dei clienti è la proposta di numerosi prototipi per consentire al committente di scegliere quello che gli piace maggiormente.
Offrire un affare tre per uno può sembrare una mossa intelligente, ma può anche dare l’impressione che tu ti stia sottovalutando. Perché propinare tre prototipi e non sfruttare il tempo a propria disposizione per impegnarsi a fondo su uno solo?
Perché Uno È Meglio di Tre
La maggior parte dei graphic designer, in realtà la maggior parte degli artisti in generale, crede che ciascun lavoro abbia un punto di partenza e un punto di arrivo. Puoi iniziare con un prototipo e continuare a provare e a riprovare fino a ottenere il prodotto finale. Offrire tre bozze differenti è in contraddizione palese con questa logica. Non è possibile che un artista creda che tre idee diverse siano tutte alla stessa altezza. Non è così che il cervello elabora un lavoro.
È un po’ come andare dal medico e dire che ti fa male il piede da una settimana. Il medico ti prescriverà le migliori cure possibili in base alla sua esperienza e alle sue competenze. Non ti darà qualche antidolorifico e una stampella dicendoti “andiamo immediatamente in sala operatoria” e lasciandoti decidere quale sia la soluzione migliore per risolvere il tuo problema.
Lottare Contro il Crowdsourcing
Alcuni clienti vogliono una quantità enorme di campioni da valutare, dopo scegliere il migliore e pagare. Ecco ciò che succede nel crowdsourcing e non c’è niente di sbagliato in questo concetto. Usa una piattaforma come Hire the World e otterrai 50 opzioni differenti per il tuo logo per poter scegliere quella che soddisfa maggiormente le tue esigenze.
Ma se ingaggi un graphic artist professionale per svolgere uno specifico lavoro professionale, dovresti ottenere al massimo un prototipo, con una serie di revisioni, come stabilito di comune accordo dalle due parti.
Tendenzialmente i clienti vogliono varie opzioni, perché 1) questo è il trend di ogni cosa oggigiorno poiché tutti cercano di adattare le esperienze al consumatore e 2) la maggior parte dei clienti devono dar di contro ai propri i capi, e nessuno vuole assumersi la responsabilità di prendere decisioni.
Diventa un Bene di Valore
Come grafico, devi diventare una soluzione preziosa per il problema del cliente. Quando vai al ristorante, lo chef non ti porta cinque portate da mordicchiare per poi lasciarti mangiare la migliore. Il designer vende le proprie competenze per risolvere la questione in oggetto, cioè un logo nuovo per promuovere e vendere l’azienda del cliente.
Il designer legge il brief creativo del cliente, svolge ricerche, trae ispirazione da altre fonti e comincia a scartare le idee meno originali finché non emerge quella vincente. Questa subisce una serie di ritocchi fino al momento in cui l’artista si sente soddisfatto e pronto a presentare il suo progetto al cliente. Ed è davvero una presentazione.
I designer professionisti non si limitano a inviare ai propri clienti un modello in bianco e nero su un foglio con il messaggio “Che ne pensi?” No, al contrario realizzano molti modelli e li mostrano con una vera presentazione, che sia PowerPoint o qualcosa del genere. Nella presentazione specificano in che modo hanno mantenuto fede alle richieste del brief, a che cosa si sono ispirati, le diverse fasi del ritocco, i colori e i caratteri usati, gli stili adottati e confrontano i loro progetti con quelli di altri loghi appartenenti al settore o alla nicchia di riferimento.
Conclusione
Se stai lottando per ottenere un lavoro o stai cercando disperatamente di acquisire clienti affezionati, potresti essere tentato di sottometterti ai clienti e di consegnare vari progetti per lo stesso lavoro. Ma ricorda: tu sei la soluzione, non un tizio qualsiasi assoldato per strada. Rispetta il tuo lavoro e quello dei professionisti che lavorano nel tuo stesso settore e sviluppa un unico concept del logo sulla base del briefing e del lavoro di ricerca.